“In fase di pianificazione protesica, lo studio del movimento mandibolare e delle dinamiche di occlusione può portare le riabilitazioni ad un livello di accuratezza superiore, a risultati clinici estremamente efficaci, con poco margine d’errore. A promettere questi traguardi è la quarta dimensione in protesi, cioè il movimento reale trasferibile su un file dopo averlo registrato. Tra i primi utilizzatori di questo approccio clinico digitale c’è Fabio Carboncini: protesista di lungo corso e past-president Aiop, è socio fondatore della Società Italiana di Protesi Dentaria e Riabilitazione Orale (Sipro) e componente del consiglio direttivo.”
Inizia così l’intervista al Dott. Carboncini sul numero di Luglio-Agosto dell’Italian Dental Journal, una delle più conosciute riviste italiane nel campo dell’Odontoiatria. In particolare ci si riferisce ad apparecchiature che consento di registrare i movimenti reali del paziente: nel nostro studio, siamo tra i prima al mondo ad utilizzarle.
La registrazione del movimento reale consente una progettazione della protesi più accurata (soprattutto nei casi più complessi) e più confortevole per il paziente, oltre a consentire una programmazione del lavoro completamente digitale.
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L’ultimo step dell’evoluzione dell’odontoiatria protesica: la quarta dimensione